La comune

Danimarca 1975 una coppia borghese lei presentatrice del telegiornale, lui docente d’architettura, lei insiste perché la grande villa di 450 mq ereditata diventi una comune, così  in poco tempo trovano alcuni eccentrici amici disposti a questa condivisione. Ma ben presto cominciano problemi sentimentali. ..

Diretto da Thomas Vinterberg e sceneggiato con Tobias Lindholm come nel precedente “Il sospetto”. Trine Dyrholm l’attrice protagonsita ha vinto a Berlino l’Orso d’argento. Una comune che rievoca lo spirito hippy, i primi tentativi di amore libero, ma il cuore certe libertà  le tollera malamente. Infatti li il problema non è  la convivenza, ma il confrontarsi con una nuova realtà dove tutto e’ in comune non solo i pranzi e le cene ma anche le lacrime e le sofferenze. In una scena, Anna ed Erik sposati da 15 anni   sono a letto nudi sotto le coperte distanti, guardano il soffitto, lui le sussurra: “Vedo un’altra” Lei sussurra “E’ una cosa seria ” Lui “Credo di si ” Lei “E’bella?” Lui “E’ una mia studentessa ” Lei “Quindi molto giovane, mi vuoi lasciare? Lui “Non vado da nessuna parte riorganizzeremo le stanze” Lei “certo ci penseremo Lui “Buonanotte, ti amo” Lei lo bacia sulla guancia poi si volta dall’altra parte e si addormenta”. Certo siamo in Danimarca tutto un altro stile, da noi una scena così  una rissa come minimo. In fondo il film focalizza l’attenzione appunto sulla rottura  dei proprietari di casa gli altri personaggi sono una famiglia nella famiglia che vive tutto da spettatore ciò che si  sgretola alla luce del sole. Ancora una volta i sentimenti forti che fanno soffrire e provocano sconvolgimenti,contemporaneamente  ed in contrapposizione c’è la  figlia che scopre l’amore anche fisico, quindi  le stagioni della vita nelle  varie generazioni. Film coinvolgente con ottime canzoni tra cui spicca una delle migliori di Elton John. Una panoramica sui sentimenti, ripresi da molto  vicino alla Bergman, con un bel virtuosismo psicologico, questo ritratto di Anna idealista e anticonformista che in definitiva resta intrappolata in un rapporto ormai finito.

Voto 8

Milena