Il condominio dei cuori infranti

Un grigio palazzone in una Banlieue francese. Un ascensore che funziona male. Tre incontri improbabili,  tra sei personaggi insoliti e strani, si troveranno uniti da qualche sentimento reciproco nascente.

Il regista è Samuel Benchetrit, attore, regista, scrittore, sceneggiatore,  tra gli attori Isabelle Hupper, Michael Pitt  e anche Valeria Bruni Tedeschi, e Jules  Benchetrit figlio del regista e di Marie Trintignan. Presentato a Cannes. La solitudine del condominio, ma il regista evita gli stereotipi “Quando si parla di Banlieue si parla di delinquenti e stranieri, di auto che bruciano ” dice il regista “Io volevo raccontarla usando un differente approccio, provando a parlare dell’altra gente che la abita”. Ne esce un film di grande spessore, molto originale ed umoristico,  personaggi visti in modo intelligente a volte crudele, ma sinceri, scrutiamo le loro solitudini, che sono anche le nostre, penso che il pubblico vi si possa identificare in questi personaggi, alle prese con problemi a volte banali e stupidi,  affrontandoli con intensità emotiva, che arriva benissimo allo spettatore  nonostante i dialoghi ridotti al minimo. Un film che sorprende, in ognuno di questi personaggi si trova condivisione e tanta umanità. Nonostante lo squallore ognuno di loro è in cerca di qualcuno con cui comunicare qualcosa, conoscere l’altro  o semplicemente essere  stessi.  Mi ha ricordato la surrealtà del film di Rosi “Il sacro GRA”,  Ed anche “L’eleganza del riccio”, E perché no? Moltissimo anche il mondo dei blogs, diverse solitudini, non ci si incontra mai magari si condivide, un articolo,  una frase, un commento, una musica. Un bello spaccato di solitudine, in una di quelle inospitali periferie del degrado in mezzo al nulla. Grande poesia, personaggi diversissimi emotivamente tutti interessanti. Un gioiellino,un altro piccolo grande film, complimenti ancora una volta al cinema d’oltralpe.

Voto 9

Milena