La Corte

 

Xavier Racine è un maturo Presidente di Corte d’assise a Saint Omer in Francia. Lo chiamano il giudice a due cifre perché  le sue condanne  non sono mai meno di 10 anni. Nonostante l’influenza si reca in aula per presiedere un processo per un omicidio, ma la routine di Racine viene sconvolta dalla presenza  tra i giudici popolari di una donna di origini danesi, Ditte Lorens che aveva conosciuto anni prima in ospedale per un incidente dove era in vesti di medico, e lui ne era segretamente innamorato.

Diretto da Christian Vincent il protagonista è Fabrice Luchini, vincitore del premio Volpi a Venezia, Ditte è Sisde Babett Knudsen, c’è la ricordiamo in “Dopo il matrimonio” di Susan Bier. Interessante come Luchini interpreti questo sessantenne bruttino, abitudinario e grigio, che all’improvviso diventa straordinario, ironico, illuminato dall’attrazione per questa signora e tutto cambia, da film che narra un amaro processo, diventa la narrazione discreta di una storia d’amore. La musica che accompagna all’inizio un accenno di Schubert e poi l’essenzialità malinconica nella voce  di Claire Denamur con “Dreamers”, un tocco di atmosfera e raffinata  sensibilità. Quanta dolcezza, un piccolo grande film.

Voto 8

Milena

 

La Corteultima modifica: 2016-03-26T21:19:08+01:00da milfer
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