Lo vedrò a breve per cui ne scriverò. Per intanto riguardo a Basile, va detto che non è il primo favolista, senza dubbio il più antico è Esopo e aggiugerei anche Fedro, vero che i Grimm e Andersen hanno attinto moltissimo dalle trame di Basile.
Il fantasy in genere non mi entusiasma, preferisco la realtà, ma vediamo cosa mi trasmette questo di Garrone in concorso a Cannes.
per ora è tutto, a presto per la recensione…
Visto. Cast medio Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones ecc. Matteo Garrone ci prova, (lode al coraggio), con il grottesco dei racconti del ‘600, storie di re e regine infelici e altri orrori, soliti archetipi degli inqubi dell’uomo da sempre. Tre storie che proseguono parallele, nel film certi personaggi, così come le inquadrature compaiono e spariscono come a dissolversi nel nulla, le immagini affondano senza effetto, piani sequenza trascinati all’infinito, per poi cambiare subito senza una risoluzione. Mi chiedo come ha osato un genere che si capisce benissimo non lo convince, intanto un cast così poco carismatico, certe scene stonate, con le voci del doppiaggio davvero imbarazzante e poi certi personaggi che non sai che fine fanno, emozioni zero se non tanta cruenta epopea inutile e assurda, un villaggio dei pazzi che non sanno dove vogliono andare o forse lo sanno ma non lo fanno capire allo spettatore. Peccato perché dal regista di Gomorra e Reality ti aspetti un grande film. L’unico motivo secondo me per il regista era di sceneggiare un autore suo conterraneo quasi sconosciuto. Peccato perchè ci sono dei luoghi suggestivi unici in Italia, come Castel del Monte, o un labirinto di un castello in Sicilia, e Palazzo Vecchio di Firenze, oltre alle musiche particolari di Alexander Desplat. Inutile dire che il film di Moretti emozionava molto di più. La favola e’ servita la morale…
Voto 5
Milena
ps: a questo punto andando per esclusione credo che quello di Sorrentino mi entusiasmerá.