Nick un esperto truffatore incontra Jess, aspirante tale ma inesperta, le insegna i trucchi, ne nasce una grande complicità in affari che porta dei ricchi risultati, poi la situazione si complica quando…
Dai registi Glenn Ficarra e John Requa, quelli dei vari “il mago della truffa” il genere e’ questo, lui e’ Will Smith (men in Black , bad boys,io sono leggenda) la bionda e’ Margot Robbie (The Wolf of Wall Street, suite francese) per questi due ruoli erano stati vagliati altri attori da Emma Stone a Ben Affleck a Ryan Gosling, poi per vari motivi la scelta e’ andata su questa coppia di attori e mi sembra un ottima scelta. Un film vivace che non annoia, belli gli attori i costumi gli scenari, le scelte musicali, un mondo patinato dove i protagonisti sono sempre più furbi degli altri,poco credibile ma il cinema americano si fonda su questo semplice concetto, belli e vincenti sempre, conosce lo spettatore e sa che si nutre di questi miti proprio perchè la realtà è l’esatto opposto. Il film piacerà a molti, infatti questo e’ un clichè che funziona sempre “soldi sesso amore” (nel film sono in quest’ordine).
Cit. “E’ una questione di messa a fuoco (focus) ti spingo a focalizzarti su un punto e lavoro a tua insaputa su un altro”. Reazione goshi.
Voto 7
Milena
Focus – niente e’ come sembraultima modifica: 2015-03-07T19:32:00+01:00da
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Ma chi l’avrebbe detto… per la pubblicità della ottima polpa che uso da una vita ormai, mi tocca inebriarmi anche di poetiche armonie, così mangio mentre penso ai versi di Neruda. Devo farla più spesso la pastasciutta…
La strada si riempie di pomodori,
mezzogiorno , estate,
la luce si divide in due
nella metà di un pomodoro
e scorre per le strade
il succo.
In dicembre
il pomodoro invade le cucine,
entra per i pranzi,
si siede, riposato, nelle credenze,
tra i bicchieri,
e le saliere azzurre.
Emana
una luce propria
maestà benigna.
Ma dobbiamo assassinarlo:
affonda il coltello
nella sua polpa vivente
e una rossa viscera,
un sole fresco,
profondo, inesauribile,
riempie le insalate
del Cile,
si sposa allegramente
con la chiara cipolla,
e per festeggiare
si lascia cadere addosso l’olio,
figlio
essenziale dell’ulivo,
sugli emisferi socchiusi,
si aggiunge il pepe
la sua fragranza
il sale
il suo magnetismo:
sono le nozze
del giorno
il prezzemolo
issa la bandiera,
le patate
bollono vigorosamente,
l’arrosto colpisce
con il suo aroma
è ora!
andiamo!
e sopra
il tavolo, nel mezzo dell’estate,
il pomodoro,
astro della terra,
stella ricorrente
e feconda,
ci mostra le sue circonvoluzioni,
i suoi canali,
l’insigne pienezza
e l’abbondanza senza ossa,
senza corazza,
senza squame né spine,
ci offre il dono
del suo colore focoso
e la totalità della sua freschezza.
“Hai finito? Stai zitta, così posso parlare”. Sono state queste le parole con le quali lo studioso Hani al-Seba’i si è rivolto alla giornalista della tv libanese Rima Karaki che lo stava intervistando. Il discorso stava andando troppo per le lunghe e lei aveva cercato di far tornare la conversazione sul tema principale. Alla reazione rude del suo ospite, Rima ha risposto a tono: “Se non c’è rispetto reciproco, la trasmissione non può andare avanti”, ha detto al suo interlocutore, prima di interrompere il collegamento.
Al-Seba’i, esperto islamista a Londra, era stato invitato per parlare dei tanti cristiani che scelgono di arruolarsi nell’Isis. Invece di rispondere direttamente alle domande della giornalista, però, l’ospite si era dilungato su altri temi. Prendendo la questione troppo alla lontana, aveva iniziato a parlare addirittura delle Brigate rosse in Italia. “Dottor al-Seba’i, focalizziamoci sul presente. Al momento quali sono gli slogan usati da questi gruppi che attraggono i cristiani?”.
Lebanese TV host @KarakiRima shows us exactly how to deal with idiots who don’t respect you!
http://t.co/G94wfbrICl pic.twitter.com/pPWKU8n7h8
A quella che sembrava essere una domanda normale, lo studioso ha reagito duramente: “Non tagliarmi. Risponderò come mi pare. Che tipo di comportamento è questo? Non risponderò nel modo in cui piace a te perché sono qui per servire le idee in cui credo”. Dopo avergli ricordato che la trasmissione ha rispetto verso le opinioni degli ospiti, la giornalista ha ribadito: “In questo studio, comando io”.
“Hai finito. Stai zitta, così posso parlare – ha risposto al-Seba’i – è una mia scelta farmi intervistare da te, tu sei una donna che…”. A questo punto, la giornalista ha interrotto il collegamento. “Se non c’è rispetto reciproco, la conversazione è chiusa”, ha detto mentre l’inquadratura tornava tutta, interamente, su di lei. La sua reazione è piaciuta a molti: “Grazie per averlo fatto”, si legge in uno dei tanti tweet scritti in suo supporto. “Sei una leggenda, un esempio assoluto per le donne che vengono continuamente umiliate dagli uomini”.
da Huffington post
Lo so cosa vi state chiedendo, un film italiano non lo scelgo da ottobre, eppure e’ in sala quello tratto dal libro della Mazzantini, diretto da Castellitto. NO grazie! A parte che non sopporto Scamarcio, ma finché in un film non parleranno in un italiano che si capisce, usando dialoghi meno infantili e senza parlare sottovoce come se parlassero tra di loro, oppure li sottotitolate. Viva dunque i film stranieri e i doppiatori italiani sono i più bravi in assoluto.
Credo che la questione oltre che squisitamente legata alla dizione che non prevede la… velocità, stia anche proprio nell’ambiente audio che è più saturo e meno riverberante dico, quello nei film americani per cui è un piacere l’ascolto. In quelli italiani i dialoghi sono stancanti e tutti dal tono intimistico anche quando non lo è la scena.
E dire che proprio stasera stavo propendendo per questo film…!
Buon sabato
Uomo
Ognuno può tranquillamente vedere i film che vuole senza bisogno di leggere il mio blog.
ciao
Milena
extraterrestre 🙂
Ormai prima di decidere dovrò necessariamente passare di qui! 🙂
Buona serata!
Uomo