American sniper

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Per cominciare, apro una breve parentesi su Clint Eastwood, che per me significa “il Cinema” Clint e’ stato protagonista di molti spaghetti western  diretto da Sergio Leone e poi e’ passato per altri generi,come l’ispettore Callaghan una saga di successo, fuga da Alcatraz, poi venne il periodo che si cimento’ con successo anche come regista e protagonista: Gli spietati,  I Ponti di Madison County, con Meril Streep, poi Mystic River, da rivedere un film indimenticabile come Gran Torino, Million Dollar baby, poi solo da regista Changeling, Invictus volutamente non l’ho visto, Herafther, J.Edgar, Jersey Boys. Film diversissimi e intelligenti.
Biografia della breve vita di Chris Kyle,un Texano allevato come diceva suo padre o sei pecora o lupo o pastore di gregge che attacca solo per difesa, il padre gia’ da bambino gli insegna a sparare andando a caccia. Dopo un duro addestramento nei SEALS e appena sposato viene chiamato  per andare in Iraq come cecchino e quando poi si fu ritirato,  per un incidente al poligono di tiro muore nel 2013.
La macchina da presa viene usata come un arma come un mirino e il mirino diventa la macchina da presa, un film sulla guerra ma anche sull’ amore, l’incontro con la moglie e la nascita di due bambini, belle notizie a volte avute mentre era in mezzo ai bombardamenti, parole d’amore scambiate al telefono con la moglie mentre si trova sdraiato su un mitra, vede morire i migliori amici, cerca il nemico non importa se sei accerchiato,  l’importante è non mancare il colpo, si combatte per L’America un paese ferito e alla fine si consacra un eroe , eppure quante vite ha cancellato, ma in guerra non esiste il singolo ci sono valori patriottici che vanno oltre la vita, che conta e’ il paese da difendere.
Sono stata indecisa fino all’ultimo se vederlo, non amo il genere guerra,mai, ma, consapevole che un film di Clint di solito non delude,  Bradley Cooper, veste i panni di questo marine come se non avesse fatto altro riesce a far trapelare dall’espressione del volto anche i sentimenti più intimi, ha fatto un lavoro su se stesso incredibile e’ ingrassato e il comportamento sempre più sicuro e determinato, senza esitazioni, una macchina da guerra inarrestabile, tranne forse nella scena del bambino quando sta per prendere un arma e spera che desista, li veramente tutti abbiamo trattenuto il respiro. Gli ideali non esistono più,  oggi la gente pensa ad altro, una volta si moriva per la libertà, penso, anche che nessuno si merita una guerra. Lo schermo ad un certo punto diventa solo fumo e scoppi e non si distingue più niente, credo che la guerra sia solo un annebbiamento della mente umana. Di certo un grande film che insegna moltissimo, sul comportamento umano, penso che meriti un oscar  sia il protagonista che il regista.
Voto 8
Milena 

OSCAR: miglior montaggio sonoro

American sniperultima modifica: 2015-01-03T22:06:14+01:00da milfer
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2 risposte a American sniper

  1. haffner@v scrive:

    Concordo con te Milena, gran regista Clint Eastwood, gran attore Bradley Cooper, ottima la pellicola.
    No, non è il Cervino, bensì la cresta ovest del Mangart nelle Alpi Giulie.
    Ciao, buona domenica.
    haffner

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