Big eyes

Big-Eyes

Biografia di Margaret Keane, su narrazione del giornalista Dick Nolan, Margaret Ulbrich  nel 1958 scappa di casa con la figlia dal primo marito, arriva a S.Francisco, qui trova lavoro come decoratrice di mobili, nel tempo libero dipinge dei ritratti di bambini con grandi occhi tristi, durante un esposizione in strada conosce  Walter Keane che sposerà  poco dopo alle Hawaii. Sembra un grande amore che gli permette di non lasciare la figlia all’ex marito. Walter si occupa della pubblicità  dei suoi acrilici, firmati Keane visto che ha tutto il tempo, se ne appropria come autore, mente alla moglie . I suoi quadri divennero un fenomeno, una moda direi, un forma di pop art sul genere di Andy Warhol.
Premetto che Tim Burton non e’ mai stato uno dei miei preferiti, troppo fantasy sopra le righe, gotico, ammetto di aver riso in “Edward mani di forbici”,” Big Fish” un dolce film, “la fabbrica di cioccolato” mi ha fatto rimpiangere la prima versione del 1971 Willy Wonka con Gene Wilder  di Mel Stuart inarrivabile. Tim Burton o ti piace o no.
Questa e’ la storia di un plagio che dura 10 anni, di certo l’interesse di entrambi all’inizio ha gioco forza, certo un amore bugiardissimo, forse il sentimento ha giocato la sua parte in questo imbroglio, non saprei come ci si possa sentire, un uomo così  meschino e falso, ma del resto il mondo è pieno di approfittatori anche nelle migliori famiglie, non c’è  da stupirsi. Invece mi stupisco del perché  una donna regga per così tanto tempo una tale menzogna, ma forse si accontentava di lavorare e lui in giro a fare il pr. Mi piace la fotografia dai colori vivaci e luminosi e i costumi anni 50, mi hanno fatto pensare ad altri due film “la donna perfetta” e “The help”, anche la colonna sonora di Lana del Rey nomination per l’oscar, bravissima Amy Adams i sui occhi e il candore del  suo viso  incantano come i bimbi dei quadri, bravo Christoph Woltz così  sopra le righe ed esagerato nei movimenti   da farsi detestare dalla prima inquadratura, una recitazione grossolana ma anche lui candidato. Buona fortuna. Il film merita per vedere una storia che e’accaduta tra gli anni ’50 e ’60, di quanta falsità  si nasconda in una coppia solo per vantaggio economico, di certo c’è che l’amore non c’entra proprio niente, direi più  un affare di famiglia, importante vederlo appunto per capire certi aspetti umani del carattere delle persone insospettabili.
Golden Globe  Amy Adams
Voto 7
Milena 
Big eyesultima modifica: 2015-01-05T12:35:59+01:00da milfer
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in cinema e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

4 risposte a Big eyes

  1. milena scrive:

    http://www.margaretkeane.com/

    Hai ragione in tutto Gio’, Tim Burton per una volta si e’ ispirato ad una persona vera, ha dei quadri della Keane per cui come film non ha potuto inventarsi niente, so che apprezzi altri di Burton, del resto tu ami il fantasy, cosa ci posso fare?
    Ti ringrazio davvero amo le critiche, una recensione si puo’ sviluppare in mille modi, 3 film e 3 recensioni in 5 giorni.Ormai sono 300 film visti e recensiti, comincio a rimpiangere quando li vedevo e basta. Alla mia domanda:”Ma chi me lo fa fare? Tu mi hai stupito moltissimo, rispondendo:
    “La passione non e’ abbastanza?”
    “Infatti lo e'”
    Grazie non immagini quanto
    Ciao ai prossimi film.

  2. gio' scrive:

    Non mi e’ sembrato un film di Tim Burton, del suo modo di fare cinema c’e’ la bella ricostruzione storica degli anni 60 e la critica a quella società un po’ vanesia e color pastello
    A mio parere la storia di Margaret Keane, una pioniera, e non solo del kitsch artistico, meritava piu’
    In questo film cosi’ politicamente impegnato si parla di emancipazione femminile,di marketing, di maschilismo artistico, della mediocrita’ nell’arte
    Peccato pero’ che il film viene come soffocato dalla troppa caratterizzazione dei protagonisti che diventano quasi delle caricature, peccato che il film sia una commedia, poi un dramma, poi una biografia insomma un insieme di stili diversi E’ un film stonato
    ciao Milu’

  3. milfer scrive:

    Interessante sottolineare: tre biografie con i loro titoli originali.

Lascia un commento