L’amore bugiardo – Gone girl

Istruzioni per l’uso: il romanzo è tratto dall’omonimo libro di Gillyan Flynn, il regista è il mitico David Fincher quello di: Zodiac, Fight club, Il curioso caso di Benjamin Button, The social network  e uomini che odiano le donne, oltre ad essere il realizzatore di numerosi  video clip, da Madonna a Michael Jackson a Justin Timberlake. Attore protagonista Ben Affleck è Nick Dunne (Armageddon, Shakespeare in love, Argo e Batman V nel 2016) Rosamund Pike è Amy Dunne (Orgoglio e pregiudizio, La versione di Barney).

Trama: Amy e Nick sono sposati da 5 anni, ricchi, belli, lui scrittore, lei casalinga molto annoiata e paranoica. Lasciano New York per trasferirsi nel Missuri. Il giorno del 5° anniversario di matrimonio, Nick torna a casa trova del disordine e la moglie è sparita…

Vengo da un’anteprima  (il film esce in sala il 18/12) notturna, allucinante, che mi ha permesso di  cenare solo alle 23,30  il film dura 139′ ormai i film durano tutti più di due ore. Mi sono trovata di fronte ad un noir, che all’inizio sembra la classica storia d’amore ideale fatta di poesia, è lui che racconta, lei è solo una mano che scrive sul diario, sintetiche  date importanti della storia a due. Nella seconda parte, ecco il problema dei thriller, è che ad un certo punto  non voglio togliere nulla allo spettatore, la visione romantica viene totalmente cancellata, prende una svolta alla Hitchcock ricorda per certi aspetti “La donna che visse due volte”. Diciamo che niente è quello che sembra. Non vorresti mai che certe verità vengano  galla, l’amore che sembra tale in apparenza, invece  è solo un buio di sentimenti, un ritratto abbastanza squallido di una coppia solo sulla carta, di quali insospettate perversioni  si scatenano in ambito relazionale. Un film molto crudo e traumatico, ho bisogno di tempo per ricucire le varie sequenze che accadono, impensabili e senza logica. Come in altri suoi, Fincher ci ha abituati  alle sorprese, si diverte a stupire e gelare  il pubblico, in un apoteosi dell’assurdo. Ci sono scene molto cruente, una in particolare, quale visione psicologica cosi alienata,  può far scatenare un simile comportamento, così deciso e ingiustificato, un dramma visto da due punti di vista ,una coppia  dominata dalla paura, dal tradimento, dalla vendetta. Si esce dalla sala con la mente confusa, di chiaro c’è solo una deriva mentale, una alienazione, troppe cose accadono senza che lo spettatore riesca a darsi una risposta logica immediata, una messa in scena cupa come in Zodiac senza uno scopo preciso, un delirio che nasce all’interno della coppia e la distrugge. Un film che fara’ discutere, di certo atipico come schema per essere tratto da un libro scritto da una donna e dunque, non e’ un film come altri che ho visto ultimamente molto maschilista, no direi invece inusuale, una coppia sotto la luce dei rflettori, come la cronaca ormai ci ha abituati, nessuno e’ immune da colpe, un gioco spietato. In America campione d’incassi, per un mese in cartellone. Musiche raffinate  di Trent Reznor terza collaborazione con Fincher. Il film meriterebbe sicuramente un’altra visione.

Voto 9

Milena

(Il film è vietato ai minori di 18 anni)