Florida

41546

Claude, un vitalissimo ottantenne che coinvolge nelle sue bizzarre vicende la figlia Carole. La Florida rappresenta un luogo ideale, dove si è protetti e dove nulla ci può accadere. E’ il luogo di pace, dove tutto quello che nella vita ci ferisce, cessa di farci male.
Dal regista di “Moliere in bicicletta” Philippe Le Guay, una commedia sulla vecchiaia e la progressiva perdita  di sè, in questo caso recitato con perfezione e naturalezza straordinaria da Jean Rochefort, nei panni di Claude padre bizzarro e imprevedibile di Carole una bravissima Sandrine Kimberlain. Tra presente e ricordi, la vita di Claude  va in scena è l’esistenza che non ha più una logica, ma vive di uno squilibrio purtroppo inevitabile, attraverso scherzi infantili, e confusione mentale, che fa tanto  intenerire, bravissimo  Rochefort, in ogni scena si riconosce il vuoto mentale che arriva a rendere ridicoli, a far scappare le badanti a mettere in imbarazzo se stesso e gli altri. Mi ha fatto pensare ad altri film ” Amour” di Haneke  e “Sconfinata Giovinezza” di Avati. Ciò che mi stupisce sempre è  che gli affetti da questa senilità si somigliano tutti, c’è una scena in cui viene chiesto a Claude che lavoro faceva e risponde “Il pianista di piano bar”, mi ha ricordato una persona che invece rispose “Lo scultore”,  Chissà  cosa gli passa per la testa? Un film brillante dove la malattia diventa commedia uno specchio che nasconde   tragedia   della vita che va verso un finale nebuloso, perchè il cervello si sta spegnendo. Con intelligenza il regista  ha saputo rendere divertente ció che spesso è qualcosa di tremendo e difficilissimo da accettare, soprattutto per una  figlia e per  chiunque ha a che fare con questo  incubo, è  senza dubbio un  momento difficilissimo e di grande sofferenza,  vedere un proprio caro  che va verso  la deriva. Il film è sviluppato in modo davvero piacevole e  simpatico.
Voto  8
Milena 

 

Floridaultima modifica: 2016-05-15T21:44:52+02:00da milfer
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in cinema e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento