Alaska

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Fausto (Elio Germano) è italiano ma vive a Parigi, dove lavora come cameriere in un grande albergo e sogna di diventare maitre. Nadine (Astrid Berges-Frisbey) è una ragazza francese di 20 anni, aspirante modella. Si conoscono per caso sul tetto dell’albergo…
 Alaska di Claudio Cupellini è la storia di due estremi, due solitudini, una storia d’ amore viscerale, dalle  psicologie insicure e  in lotta perenne con se stessi ed il mondo, vittime e protagonisti di un amore unico. Il film ha un ritmo incalzante che lascia senza fiato. Ambientato tra Parigi e Milano,  uno sguardo alla nouvelle vague fa pensare a “Fino all’ultimo respiro “ di Godart “In realtà la mia ispirazione è stata  -La mia droga si chiama Julie-  racconta il regista, “mi sono innamorato del cinema a 16 anni dopo aver visto una altro film di Truffaut. -Gli anni in tasca- queste sono le mie radici artistiche, ho amato il cinema arrabbiato americano degli anni 70, di Scorsese, Brain De Palma e Pollack. Nel noir trovo una sintesi dei film che mi hanno formato”. Sempre il regista dice ”Penso che un rapporto di coppia per essere vivo, debba essere conflittuale, pieno di scintille, quindi ho scritto l’educazione sentimentale di due giovani inadatti all’amore. Fausto un po’ come “Il grande Gatsby”, pensa che per conquistare una donna, debba prima conquistare il mondo, Nadine invece è in cammino verso la consapevolezza. E dopo il successo di “Una vita tranquilla “ con Tony Servillo e alcuni episodi di Gomorra, Cupellini si conferma un giovane regista dal grande talento. La storia di questo  amore intenso  e tormentatissimo, sconvolto da varie tragedie, mai concluso, un film che non da tregua, un film spietato, diviso tra sentimenti e carriera tra tradimenti e carcere, insomma un Odissea moderna. Devo dire mi ha anche fatto pensare al recente “Non essere cattivo”. Grande bravura degli attori, Germano, riesce a essere sempre perfetto in qualsiasi ruolo, qui dimostra una rabbia ed intensità  coinvolgenti, in certi momenti rasenta davvero la follia. L’attrice che interpreta Nadine, mi ha ricordato molto Maria Shneider di “Ultimo tango a Parigi” è così particolare.  La musica vi stupirà tra brani pop e d’opera la commozione raggiunge altissimi livelli. Un film riuscitissimo.
voto 9
 Milena
Alaskaultima modifica: 2015-11-08T18:35:20+01:00da milfer
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