HUGO CABRET

hugo cabret.jpgHugo Cabret è un orfano dodicenne che vive nascosto in una stazione ferroviaria della Parigi degli Anni Trenta. Quando gli muore anche lo zio, manutentore degli orologi della stazione, il ragazzo è costretto a rubare ciò che gli serve per sopravvivere. Di suo padre gli è rimasto un robot giocattolo trovato nella soffitta di un museo, dimenticato chissà per quanto tempo e miracolosamente sfuggito all’incendio nel quale l’uomo ha perso la vita. Tra l’automa da riparare e Hugo s’instaura così un rapporto speciale, una relazione dai risvolti misteriosi che sembra metterlo in contatto con l’anima del papà.

il regista è Martin Scorsese tra gli interpreti: Ben Kingsley, Jude Law,  Sacha Baron e Cristopher Lee.

Un film in 3D per davvero infatti fin dalla prima inqudratura si entra nello schermo e si vola sopra la stazione, sulle panoramiche di una Parigi notturna e coperta di neve, in tema con il qui e adesso. Il film ti avvicina ai protagonisti come solo un 3D ben fatto può, i due giovani protagonisti sono davvero bravi, ma anche Scorsese che vi appare un pò come faceva Hitchcock per un istante nella veste di fotografo d’epoca, ha sviluppato un film che ci parla innanzitutto del cinematografo, agli esordi come ha fatto un po “The artist, ma qui riprende e ripercorre i primi film e gli effetti speciali. C’è una frase che mi ha commosso del protagonista orfano “Mio padre mi portava sempre al cinema”. Davanti a me cadevano fiocchi di neve o si muovevano pesci nell’acquario e potevo quasi toccarli. Tutto è magia, perfezione e favola. La panoramica su una stazione in cui sembra di star seduti ad un tavolino con i suoni di sottofondo giusti in una perfetta atmosfera anni 30. Ottime le scenografie di Dante Ferretti e la colonna sonora delicata, unica cosa stonata il dopiaggio è relativo.

Voto 10

Milena

HUGO CABRETultima modifica: 2012-02-05T14:06:00+01:00da milfer
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