Cheyenne, ebreo ed ex rockstar di musica goth, rossetto rosso e cerone bianco, conduce una vita più che benestante a Dublino, trafitto da una noia che tende talora ad interpretare come leggera depressione. La morte del padre, con il quale aveva da tempo interrotto i rapporti, lo riporta a New York. Qui, attraverso la lettura di alcuni diari, mette a fuoco la vita del padre negli ultimi trent’anni, durante i quali il genitore aveva cercato ossessivamente un criminale nazista rifugiatosi negli Stati Uniti. Cheyenne decide così, contro ogni logica, di proseguire le ricerche del padre e di mettersi alla ricerca di un novantenne tedesco probabilmente morto di vecchiaia.
Dev’essere questo il posto, istruzioni per l’uso:regia di Paolo Sorrentino (Le conseguenze dell’amore Il Divo) Magico Sean Penn, merito anche del doppiaggio, geniale la scenggiatura di Sorrentino per l’idea itinerante dall’Europa attraverso l’America, con l’immancabile trolley incantevole fotografia di Luca Bigazzi come nei precedenti film di Sorrentino. Musiche anni’80 di e con David Byrne.Suggestioni vizi e difetti dei nostri tempi trattati con discreta e sottile ironia. Un personaggio curioso nell’aspetto e nei movimenti, parla poco e ogni volta è come se scherzasse, “qualcosa mi ha disturbato” è una frase ripetuta spesso, intanto rivela verità disarmanti e filosofiche. E’ un film divertente e un pò malinconico slow e bellissimo sotto tutti gli aspetti da rivedere per me.
Voto 9
Milena
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