Non lasciarmi

immagine_non-lasciarmi_17581.jpgTre bambini, Ruth, Kathy e Tommy, trascorrono la loro infanzia in un collegio inglese apparentemente idilliaco. Mentre crescono, capiscono che devono fare i conti con l’amore che provano a vicenda. Da adulti dovranno confrontarsi con l’amore, la gelosia e il tradimento che proveranno ad allontanarli l’uno dall’altro.  Questo molto in sintesi ma c’è dell’altro un dramma che si avvicina come un destino inesorabile ma non voglio parlarne, speriamo solo che resti un film. Avevo letto il libro di Ishiguro qualche anno fa visto il successo, però un pò deludente forse perchè un tantino prolisso. Dello stesso autore “Quel che resta del giorno”. Il titolo è dato dalla cassetta che Tommy  regala a Kathy la canzone appunto “Don’t let me go” (Didi Bridgewater) che riascolta ogni tanto con aria sognante, c’è una sempre carismatica Charlotte Rampling. Questo è un film davvero triste, parla di amore e tradimenti di 3 giovani senza un futuro. Ci rifletto e penso che, mentre leggevo il libro come sempre immagino protagonisti giapponesi come sulla copertina del libro, come i cartoni animati, invece no qui siamo in inghilterra, con la tipica campagna verdeggiante ed è tutto molto  dolce e strugggente, per fortuna questa storia è fantasia ed è importante che lo resti perchè l’amore è vita e speranza. Ottima la voce narrante della protagonsita, che scandisce gli avveninimenti in modo commovente, in un flash back dei  periodi della loro  esistenza, come è anche nel libro, dove però è tutto più sfumato, questo è un film di fantascienza in definitiva e ripeto speriamo che resti tale.

Voto 7

Milena

Non lasciarmiultima modifica: 2011-03-26T20:40:00+01:00da milfer
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Una risposta a Non lasciarmi

  1. mian88 scrive:

    anche perché se tale non restasse si aprirebbero le porte su riflessioni filosofiche ed esistenziali che non sarebbero – almeno a mio modesto giudizio – in grado di far fronte al binomio giusto-sbagliato. Come si può bilanciare un interesse così contrastante che ruota intorno al diritto alla vita? Come si può sacrificare l’uno per salvare l’altro? Un romanzo che merita di essere letto così come un film da vedere.
    Brava Milly! 🙂

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