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Dal diario di Maria:

Oggi, mentre passeggiavamo in riva al lago (Ginevra) lungo quello
strano Cammino di Santiago, l’uomo che era con me – un pittore, una
vita diversa dalla mia – ha lanciato un sassolino nell’acqua. Nel
punto dov’è caduto, sono comparsi dei piccoli cerchi che si sono
ampliati, espansi, fino a raggiungere una papera che passava di là per
caso e non aveva niente a che fare con quel sasso. Invece di essere
spaventata dall’onda inattesa, ha deciso di giocarci.
Qualche ora prima di questa scena, ero entrata in un bar e avevo udito
una voce – ed era stato come se Dio avesse lanciato un sassolino là
dentro. Le onde di energia hanno raggiunto me e un uomo che si trovava
in un angolo, intento a dipingere un quadro. Lui ha sentito la
vibrazione, e anch’io. E ora?
Il pittore sa quando incontra un modello. Il musicista sa quando il suo
strumento è accordato. Qui davanti a questo diario, ho la
consapevolezza che certe frasi non siano scritte da me, ma da una donna
piena di “luce”, che sono io e che mi rifiuto di accettare.
Posso continuare a vivere così. ma posso anche, come la paperella del
lago, divertirmi e gioire con l’onda che è arrivata
all’improvviso e ha smosso l’acqua.
Esiste un nome per questo “passione”. Una parola che può
descrivere la bellezza di un incontro fulminante fra due persone, ma
non si limita a ciò. Si trova nell’eccitazione dell’inatteso,
nella volontà di fare qualcosa con fervore, nella certezza che si
riuscirà a realizzare un sogno. La passione ci fornisce alcuni segnali
che guidano la nostra vita: tocca a me saperli decifrare.
Vorrei credere che sono innamorata. Di qualcuno che non conosco e che
non rientrava nei miei piani. Tutti questi mesi di autocontrollo, di
rifiuto dell’amore, hanno prodotto esattamente il risultato
opposto: farmi coinvolgere dalla prima persona che mi ha dedicato
un’attenzione diversa.
Per fortuna, non ho avuto il suo numero di telefono, non so dove abita
– posso perderlo senza colpevolizzarmi per essermi fatta sfuggire
l’occasione.
E in tal caso, anche se ormai l’avrò perduto, mi sarò sempre
guadagnata un giorno di felicità nella mia vita.
Considerando com’è il mondo, un giorno di felicità può dirsi quasi
un miracolo.

Paulo Coelho

                                                     Mattina d’estate

Solo il rumore secco dei
miei tacchi
che picchiano sul pavimento di questi
corridoi
per ora deserti come foreste
abbandonate
scandiscono momenti di vuoto
metropolitano
abbandonati… per roventi spiagge
affollate

io sento il fresco di
quest’aria artificiale
tutto è silenzio e
quiete

piano piano si va
concitando

e adagio adagio
si sveglia il tardivo mondo
come ogni giorno

                                                            Milena

11 minutiultima modifica: 2006-07-23T12:50:00+02:00da milfer
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