Lasciati andare

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Elia Venezia è un annoiato psicanalista, ebreo,che abita a pochi passi dalla Sinagoga di Roma, separato anche se la moglie vive nell’appartamento di fianco, dal perfetto physique du role alla Freud o comunque sul genere, è un intellettuale tutto d’un pezzo dalle rigide abitudini, tirchio come pochi e molto pigro super tranquillo. Tutto cambia dopo un malessere al cuore, il medico gli consiglia attività fisica. Così conosce una ragazza in palestra che diventa la sua personal trainer che gli sconvolgerà la vita…

Regia di Francesco Amato, con protagonista una volta tanto lo vediamo in una commedia Toni Servillo,non mi sono mai  persa nessuno dei suoi film troppo bravo camaleontico, fin dal primo che ho visto “Le conseguenze dell’amore”. Inoltre nei panni della moglie c’è l’attrice Carla Signoris, conosciuta più come la moglie del mitico Maurizio Crozza e la personal trainer Claudia, un’ attrice spagnola Veronica Echegui, ma cè anche Luca Marinelli incredibile come sempre veste i panni di Ettore un mezzo delinquente fuori di testa e balbuziente. Una commedia italiana che finalmente ricorda certi film degli anni ’50 ’60 della migliore tradizione italiana, vuoi per la sceneggiatura o per la varietà  di attori che riempiono ottimamente la scena, senza usare il solito  linguaggio fatto di parolacce, che fanno a gara a chi urla di più  a cui ci hanno abituati e sono inguardabili ed improponibili. Qui abbiamo un personaggio che cura la mente degli altri, sicuro di sè, che quando il corpo gli presenta il conto, gli  si apre un mondo a lui sconosciuto attraverso la visione della vita che gli viene sconvolta dalla vitale e scoppiettante, imprevedibile e scombussolata Claudia e attraverso il suo modo naturale e simpatico di approcciarsi, conosce se stesso più di quanto la sua psicanalisi abbia fatto in anni probabilmente. E tutti lo sanno quanto corpo e psiche sono un tutt’uno, si ride di Elia  mentre controlla la pancetta e cantando”Farfallone amoroso” dalle nozze di figaro di Mozart, soddisfatto come se fosse rinato, in tutti i sensi.. Bella la  struttura di mettere insieme due personaggi tanto diversi ed intelligenti e rendere il film imprevedibile, divertente e saggiamente introspettivo nello stesso tempo. Fa riflettere come  una psicologia chiusa in se stessi con chiare certezze già scritte da altri sia  quanto di più  deleterio esista, noi siamo un continuo mutamento ogni attimo che viviamo.

Voto 7

Milena

Lasciati andareultima modifica: 2017-04-17T11:55:15+02:00da milfer
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