Istruzioni per l’uso: il regista Richard J. Lewis è quello di “CSI, scena del crimine e the district “il protagonista è Paul Giamatti lo abbiamo apprezzato in “sideways, Lady in the water, cinderella man” ecc…una bravissima Rosamund Pike “Orgoglio e pregiudizio” e poi c’è Hoffmann troppo famoso.
Tratto dal libro del canadese Mordecai Richler, ricco di scene divertenti, tra litigi familiari del protagonista Giamatti (Barney) e sfarzosi matrimoni ebraici, i vari tradimenti colti in flagrante, c’è un’ottima fotografia e una colonna sonora firmata da un’altro Canadese doc Leonard Cohen ebreo, il migliore per me da sempre tra gli autori sui titoli di coda “Dance me to the end of love” si esce dalla sala con il cuore leggero e soddisfatto. Il film merita perchè è una storia originale e ogni personaggio insegna qualcosa, c’è ad esempio un Dustin Hoffman, anche lui ebreo, il padre poliziotto irriverente, una caricatura sembra reciti se stesso. Una osservazione che voglio sottolineare, è questo il secondo film in pochi mesi a toccare il problema Alzheimer (Una sconfinata giovinezza-Pupi Avati). C’è di che meditare.
Voto 10
Milena