Mattia pensava che lui e Alice erano così, due numeri primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non l’aveva mai detto. Quando immaginava di confessarle queste cose, il sottile strato di sudore sulle sue mani evaporava del tutto e per dieci minuti buoni non era più in grado di toccare niente.
Dal libro di Paolo Giordano, premio strega 2008, un romanzo che è piaciuto sia alla critica che al pubblico, scritto da un esordiente, Classe 1982, una laurea in fisica teorica, il titolo forse è un pò autobiografico, forse anche il contenuto non saprei. Certo da uno scrittore così giovane, non ti aspetti una sensibilità così disarmante, il mondo di oggi tende a colori più forti, come il voler apparire, in questo romanzo le vite dei due protagonisti Alice e Mattia sono profondamente segnate da fatti, che si ripercuoteranno per sempre sulle loro esistenze: adolescenti, giovani ed infine adulti, si incontreranno scoprendosi uniti, eppure come due parallele divise, così come i numeri primi, sono divisibili solo per 1 e per se stessi, e come i numeri primi gemelli 11-13 17-19 41-43 ecc. e come dice l’autore nell’intervista questi numeri hanno qualcosa di speciale.
Questo è un altro libro, del come la nostra società spesso abbia creato tanti modi per comunicare per incontrarsi, ma la difficoltà dell’animo umano è qualcosa di irraggiungibile e incomprensibile, noi stessi siamo la causa e forse la soluzione di ogni conseguenza. Un romanzo bello da leggere, descritto bene, tanto da identificarsi.
Milena
http://it.youtube.com/watch?v=zLndMiE4zGk
Ps: con piacere leggo della realizzazione di un film da questo romanzo