Lobster (aragosta)

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In un futuro distopico, un single, si reca in un albergo dove obbligatoriamente in 45 giorni deve trovare una compagna, altrimenti si viene trasformati in un animale, ne succedono di ogni…
Scritto e diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos, alla sua prima regia, con Colin Farrell  e Rachel Weisz. E’ una storia cinematografica davvero surrale e grottesca e  paradossale, ha vinto va detto il premio della critica a Cannes. All’apparenza con la visuale normale il problema si risolverebbe entro breve visto il rischio, ma bisogna tener con che in questo film tutti i personaggi sono dissociati mentalmente, le domande e le esigenze sono border line e le risposte sono spesso da tarati mentali, come decerebrati. Un film sull’incomunicabilità certamente, ma anche sulla sottomissione e  la perdita di valori ciò ben inteso non significa vedere tutto all’apparenza ingiustificato, però si può scavare e vedererci qualche dittatura non posso fare a meno di pensare ad Orwell “1984”, visto che nell’albergo ci sono telecamere e tutto è scandito da tempi rigidissimi,  si mangia, si dorme, si balla, si va a caccia ecc. La fuga da tutto ciò si presenta nell’esatto opposto ed è ancora peggio, ciò che lascia basiti è la inerme sudditanza, come se fossero tutti bloccati senza volontà , e il clima di grande insicurezza, gli amici sono falsissimi e ruffianissimi, per accoppiarsi bisogna avere un fattore un’inclinzione in comune con l’altro insomma una crudeltà totale che vince sull intelligenza, la fantasia, il pensiero la libertà del singolo individuo.  E’ angosciante questo universo senza sfumature e sorrisi, tutti sono strani ed in preda a qualche ossessione. Un Colin Farrell molto ingrassato mi ha ricordato  come una fotografia Joaquin Phoenix in “Her”, gli arredi di cattivo gusto e l’acidità  delle conversazioni fanno  piombare in un incubo disumano,  un deserto di sentimenti tremendo. Ma nel secondo tempo l’ambientazione  verdeggiante del bosco modifica in meglio almeno la scenografia si comincia a respirare,  ridere delle battute davvero assurde. Un film che fa pensare, Nuove ed interessanti  le musiche inusitate e insolite come il film del resto, soprattutto quella finale, credo che se fossero meno cupe  il film virerebbe certamente ad un livello comico invece sono volutamente strane e rendono il film tutto un rituale spietato e distante.
Voto 7
Milena
Lobster (aragosta)ultima modifica: 2015-10-19T08:37:50+02:00da milfer

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Una risposta a Lobster (aragosta)

  1. milfer scrive:

    Candidato agli Oscar “Miglior sceneggiatura originale”

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