Millysfera

La forma dell’acqua

Sullo sfondo della guerra fredda la protagonista una donna muta (Sally Hawkins) donna delle pulizie lavora in una base americana e scopre l’esistenza di una creatura anfibia tenuta prigioniera….
Ultimo film di Guillermo Del Toro regista e produttore di film popolati da mostri come: Cronos. Mimic,  Il labirinto del Fauno. Arriva a Venezia con questo film e vince è candidato a 13 premi Oscar. Questa favola vintage ambienta  efficacemente negli anni ’50, con la società immersa  totalmente nella guerra fredda e la sua  caccia ai comunisti. C”è una storia d’amore che emerge,  che ci fa capire che i veri mostri  sono gli umani intenti ai loro interessi, oppure che l’uomo ideale è all’apparenza un mostro. Un film sul cinema c’è questa sala deserta che proietta film musicali in bianco e nero e la tele che passa  Mr Magoo e Bonanza, un pò La bella e la bestia, un pò spy-story, ma tanto altro ancora, passando dal giallo, all’horror, al fantasy. Tutti nel film sono in qualche modo dei diversi e dei mostri e tutti avvolti dalla solitudine e dalla paura, non dei mostri ma degli altri intorno. Nonostante tutto ciò non è un film freddo e sfuocato ma spesso prende i toni di un musical tipo La La land o altri film spensierati di quell’epoca. La vita si colora anche nei momenti più impensabili, basta accennare ad un passo di tip tap è questo il film che ti riporta ad un cinema vero  delle origini dove c’era tutto il negativo della società con le sue storture  e l’esatto contrario, c’è una scena che mi ha  ricordato l’atmosfera de Il terzo uomo e Del ponte alle spie. “Il film parla di accettazione dell’altro: un messaggio importante al giorno d’oggi.Credo che i mostri incarnino l’alterità in modo splendido. Siamo schiavi di definizioni che ci allontanano. Messicani, ebrei, immigrati. le ideologie ci consentono di comportarci in modo disumano verso gli altri, ma abbiamo più cose in comune di quanto pensiamo.” Questo dice Del Toro in un intervista. Colonna sonora di Alexander  Desplat sicuramente da Oscar. Non è proprio il genere di film che preferisco, però la maestria di Guillermo è evidente, come un pittore che dipinge le emozioni sa come fare il vero cinema, con le immagini ci trasporta attraverso varie sensazioni  e  la protagonista come in un film muto è davvero coinvolgente.
cit.: “La vita è il naufragio dei nostri piani”
Voto 8
Milena

 

La forma dell’acquaultima modifica: 2018-02-19T08:44:33+01:00da
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