Regia di Andrew Haigh, un film essenziale, con dialoghi ridotti al minimo, si puo’ dire unicamente retto dalla bravissima Charlotte Rampling, il suo viso esprime il non detto, come straordinario anche Tom Courtenay, vincitori per l’interpretazione all’ultima Berlinale. Un film davvero intimista, sulla frattura inconscia, di un unione di anni, una scoperta un taciuto, un amore di gioventù che vive solo nei ricordi che tornano da un passato precocemente rimosso dal dolore, viene a turbare un lunga storia d’amore. Uno studio psicologico di grande finezza, sui turbamenti di una coppia consolidata, mi ha fatto pensare moltissimo a “Scene da un matrimonio” di Bergman, un film di grande respiro con molte panoramiche sulla campagna inglese e dal finale molto toccante.
Voto 7
Milena