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Lousiana (The Other Side)un film documentario di Roberto Minervini. In un territorio invisibile, ai margini della società, sul confine tra illegalità e anarchia, vive una comunità dolente che tenta di reagire a una minaccia: essere dimenticati dalle istituzioni e vedere calpestati i propri diritti di cittadini.Veterani in disarmo, adolescenti taciturni, drogati che cercano nell’amore una via d’uscita dalla dipendenza, ex combattenti delle forze speciali ancora in guerra con il mondo, giovani donne e future mamme allo sbando, vecchi che non hanno perso la voglia di vivere. In questa umanità nascosta si aprono gli abissi dell’America di oggi. Che dire di questa fauna umana, tra l’hippy ed il border line, che si fanno di tutto, per annientarsi,   ubriachi e senza speranza è un viaggio  allucinante, forse il sogno americano è finito, o forse è la guerra che riduce così le persone. Sparare a zero su Obama tanto per dire qualcosa.  Il regista ha scrutato da molto vicino i comportamenti molto animaleschi di questo scorcio d’america, nudi e crudi si addice benissimo, il film risulta abbastanza pesante. E inevitabile   sentirsi in disaccordo, certo un doc. così non può che far riflettere su una  deriva   inquietante appunto  the other side of America.

Voto 7

Nuits blanches sur la jettèe: film di Paul Vecchiali. Come detto in precedenza è la rilettura in chiave cinematografica del breve romanzo di Fyodor Dostoevsky, “Notti bianche”, tra i miei libri preferiti,  Fyodor e Natasha, due solitudini, che si incontrano tutte le notti sul molo,  camera quasi fissa sui volti in penombra dei due amanti, a psicanalizzarsi a vicenda, a raccontarsi   della loro vita, dell’infanza, della famiglia, un perdersi e ritrovarsi, distanze che spariscono, similitudini che affiorano. Unica scena in piena luce è quella tra Fyodor e sua madre un dialogo apparentemente normale. Certo  il film non è all’altezza del libro, perde molto in pathos, nonostante i due attori siano davvero bravi, ma  risulta troppo teatrale e non può essere diversamente, quindi resta abbastanza appiattito,  freddo e distante.  Interessanti sono invece le luci sullo sfondo del molo e il contrapporsi alternandosi di ombra e luce sui volti dei due protagonisti mentre si raccontano,  tutto molto simbolico ed introspettivo. Unica nota di colore che spicca è  il ballo estemporaneo di Natasha. Un consiglio leggete Dostoevsky per me è modernissimo.

Voto 6

Milena