Il regista è Danny Boyle (quello che ha vinto l’oscar per the Millionaire), protagonista è james MacAvoy, con Vincent Cassel, Rosario Dawson.
Il film inizia con un’asta di quadri, mi ha fatto subito pensare all’ultimo di tornatore, una serie di eventi porterà al furto di un quadro che nessuno sa dove sia nascosto, nemmeno chi l’ha sottratto, da qui lo stratagemma delle sedute di trance, ipnosi regressiva, per scoprire forse dove si trova. La psicologa Elizabeth (Rosario Dawson) scaverà nella psiche di Simon per carpirne i ricordi sepolti. Nel primo tempo sembra tutto abbastanza logico e chiaro per qualsiasi spettatore, nel secondo tempo le cose cominciano a complicarsi, intrecci, paure, gelosie, segreti è molto facile incasinarsi con l’effetto sogni realtà. L’impressione di questo noir, che Boyle aveva finito di girare prima delle olimpiadi di Londra, che ha rimandato il montaggio a dopo l’impegno delle cerimonie di apertura e chiusura dei giochi, per cui ha richiesto un anno di lavoro dopo il girato su per giù. Dicevo l’impressione che se ne ha è un pò una ricerca di vari generi tra il giallo, il triller, l’azione e lo psicologico, infatti ci trovi un pò del Nolan di Inception, o di film che richiamano il classico giallo, fatto di doppio gioco o più personalità con l’ipnosi . Boyle non ha trascurato nemmeno le musiche, sono il motore trainante con le inquadrature magistrali, ciò che trascina tutto il film, il problema forse è un pò questo, la ricerca della perfezione visiva della velocità delle scene ha lasciato delle lacune nella trama dei risvolti insoluti e poco chiari, spiazzado lo spettatore, certe motivazioni sono superficiali e no ntrovano riscontro nella sequenza. James Mavoy mi è sempre piaciuto molto come attore e qui non delude, Vincent Cassel il suo viso non dice un bel niente, peccato perchè ha disinvoltura da vendere, Rosario Dawson sa recitare molto bene ah dimenticavo c’è un suo nudo integrale che farà sognare gli uomini per il fisico statuario e abbronzato.
Voto 7
Milena