Il grande Gatsby

 Il Regista è Baz Luhrmann quello di “Moulin Rouge” interpreti Leonardo di Caprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire. Siamo negli anni ruggenti Nick Carraway  il narratore si trova in una casa di cura deve scrivere della sua esperienza, per far capire al medico che lo segue, quindi inizia a scrivere del vicino conosciuto come “Il grande Gatsby” un personaggio schivo, ma  eccessivo con una villa da favola, conduce una vita alquanto festaiola, invitando il jet set di new York  per feste lussuosissime, ma nonostante tutto questo sfarzo nasconde un segreto è sempre segretamente  innamorato della bella Daisy e queste feste sono proprio per lei, quindi si accorda con Nick per invitarla a casa sua e lui casualmente infatti capiterà li. Ottimo l’uso del 3D dalla prima all’ultima inquadratura si è trasportati nello schermo in panoramiche scintillanti di balli e lustrini pioggie di festoni colorati e nelle scenografie, credetemi da  sogno, insomma ciò che non vedremo mai tutto insieme nella realtà, il 3D lo permette. La voce narrante ha colto alla lettera il libro nei passi migliori, peccato che non ha espresso al meglio i sentimenti, il film rimane sempre un pò freddo, per quanto riguarda la trasposizione cinematografica non posso fare il paragone con la versione di clayton con protagonista Robert Redford e mia Farrow pluripremiato nel ’74 è un’altra cosa e un altra espressione, come sentimenti era molto più incisiva l’allora versione e l’effetto anni ruggenti era solo accennato. Qui c’è tutto l’eccesso del denaro accumulato con mezzi poco leciti, ci dice esplicitamente come il potere di avere quasi tutto infatti non ha ciò che più desidera, ancora una volta è  sottolienato moltissimo il paradosso ricchezza e lusso con il cantiere del carbone dove si corre veloci in auto ignorandone l’esistenza. C è l’accenno agli eventi di  un conflitto che sarebbe avvenuto più avanti nella storia drammatica del mondo,  Tom Buchanan dice ad un certo punto “Noi abbiamo la superiorità nella razza” questa frase mi è parsa sconvolgente,  e tremenda e comunque ci sta e fa la differenza nell’approccio che può avere lo spettatore riguardo a demagogie troppo scontate. Se il 3D ha fatto un gran bell’effetto non vi ho parlato delle musiche siamo nel boom del Jazz  charleston e Swing, troviamo una scelta fra le più impegnate e meno banali che vanno  da “back to Black, Bang Bang, Together, Crazy in Love, Love is the drugs. E si  sfolgoranti quegli anni, potrei continuare a parlare di questo film, perchè amo quell’epoca e i libri di Francis Scott Fitzgerald un epoca così creativa, parlo di impressionismo, libertà, nuove idee, certo sarebbe durato poco, confini mentali pericolosi e ribellioni negative, avrebbero frantumato tutto questo luccichio.

Lo rivedrei volentieri.

Citazione dal film “Vorrei aver fatto con te tutto ciò che ho fatto finora”

                            “Cerca di vedere il lato migliore della gente”

Voto 9

—————————————————————————————————

Effetti collaterali regia di Steven Soderbergh Jude Law, Rooney Mara, Catherine Zeta Jones gli interpreti. La protagonista soffre di disturbi psichici e problemi in famiglia, appena il marito esce di prigione, si schianta conto un muro e poi dice di non ricordare, lo psichiatra Jonathan Banks cercherà di capire che problemi ha e le prescrive un farmaco, da li accadono cose strane, conseguenza forse del farmaco chissà?!. Pellicola diretta benissimo un noir patinato ma la suspance c’è e niente è  ciò che sembra, sarebbe piaciuto anche ad Hitchkock, infatti mi ha ricordato “Io ti salvero” 

voto 7

Nella Casa curioso film di Fancois Ozon, intelligente interpretazione del protagonista adolescente, scrivendo pagine sul suo tempo, rilettura e commenti del professore di letterature con la moglie,  scoprono le emozioni di questo ragazzino le sua infatuazione per la madre del suo più caro amico,  le sue amicizie e i risvolti della sua famiglia, un punto di vista inedito non polititically correct ma certamente divertente, strani i film francesi.

voto 6

Milena