SHAME

Shame_2102202b.jpgBrandon è un trentenne di successo che vive in un confortevole appartamento di New York. Per evadere dalla monotonia della vita d’ufficio seduce le donne, dividendosi tra una serie di storie senza futuro e incontri di una notte. Il ritmo metodico e ordinato della vita di Brandon, però, entra in crisi con l’arrivo imprevisto di sua sorella Sissy, ragazza ribelle e problematica. La sua presenza dirompente spingerà Brandon a inoltrarsi nelle pieghe più oscure dei bassifondi di New York, per sfuggire al difficile rapporto con la sorella e ai ricordi che risveglia in lui.

ISTRUZIONI PER L’USO: regia di Steve MeQueen (omonimo dell’attore) “Hunger” protagonista Michael Fassbender sempre lui quello di “X-men l’inizio” “jane eyre” “Dangerous Method” poi c’è Carey Mulligan (la sorella) “Drive” “Non Lasciarmi”. La fotografia ovattata di New York è di Sean Bobbitt con McQueen anche in “Hunger”

Un film che merita di essere visto, per molti aspetti, credo rispecchi molto la società attuale, fatta di successo inernet incontri fisici e il vuoto di sentimenti, qui è estremizzata la solitudine, inconsapevole il protagonista è convinto di essere vivo solo per dare sfogo agli istinti sessuali, forse ciò è dovuto alla sua infanzia o per il suo carattere, certo la sua esistenza è sempre più angosciosa, perchè incapace di instaurare qualunque rapporto umano. Certo la presa di coscenza c’è e quasi alla fine, infatti, il pianto è l’espressione delle liberazione da qualcosa che non va e che ha prodotto danni in lui e in sua sorella. Quando iniziava ad affezionarsi a una collega e quindi…il suo problema è che non riesce ad avere nella stessa persona sesso e amore, ha un blocco,  però forse è anche dovuto al fatto che passava le giornate anche sul pc, quindi era assuefatto da tutto ciò, come intossicato, di certo una mentalità infantile, perchè certe emozioni sono necessarie, più delle pulsioni o comunque sono dipendenti e noi dipendiamo dai sentimenti per sopravvivere e i sentimenti ci costringono a crescere e ad avere cura di noi e degli altri, lui quando deve scendere dal metro per un incidente,gli viene in mente la sorella e si preoccupa e sente qualcosa che assomiglia all’affetto e voilà. Fassbender è molto audace nelle espressioni e non solo, confessa in una intervista che non è stato facile soprattutto all’inizio, ma poi è riuscito a sbloccarsi ed ha dato il meglio di se,
Quindi bravo Steve Mc Queen, per questo film  molto struggente e introspettivo, anche le musiche sono ottime e quando si esce sembra ancora di sentire  “New York New York”, cantata in modo stupendo e commovente da Carey Mulligan. E’ stato paragonato a “Ultimo tango a Parigi”, non credo proprio ci sono decenni di mezzo e l’atmosfera è molto diversa i protagonisti solo 2 qui invece… di certo c’è molta solitudine in entrambi i film.
voto 8 forse 9

Milena

SHAMEultima modifica: 2012-01-15T21:06:00+01:00da milfer
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