Sarò breve per non cadere in una trappola psicanalitica che lascia il tempo che trova, siamo agli albori di questa scienza, alla vigilia della I° guerra mondiale c’è un Freud ebreo a Vienna fiero della sua tesi che tutto è da ricondurre alla sessualità, il suo discepolo ariano a Zurigo studia altre vie, la storia è risaputa un Jung (Fassbinder) vittima di una passione, vive un conflitto e cade in depressione. Il film non mi ha entusiasmato, egregio Viggo e persino Cassel (Otto Gross). Perfetto nei costumi, scenografie e nei tempi, ma senz’anima, anche la colonna sonora sottotono, insomma un manicomio in mezzo alla belle epoque.
Voto 5
Milena
A dangerous methodultima modifica: 2011-10-02T22:28:00+02:00da
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