I Cavalieri Templari

E’  stato un giorno parlando con un collega,  un appassionato ricercatore su Colombo e le sue origini Piacentine più precisamente le origini materne, nonchè Pallastrelli, che si parlò del simbolo sulle vele delle caravelle, cioè quello dei templari, croce rossa in campo bianco, quindi la sua appartenenza ai Templari, ma chi erano costoro? So di loro passando in P.le delle Crociate, mi dice che da qui partì, o comunque fece tappa la prima crociata di Goffredo di Buglione un pò più lontano c’è Via del Tempio luogo sacro per le riunioni dei cavalieri.
Vi fu un tempo, in cui la religione era la cosa più importante, questa è stata l’dea dei Templari, partire per difendere i luoghi in terrasanta e portare a casa le reliquie.
I Cavalieri Templari nascono dopo la prima crociata, erano monaci guerrieri e avevano un codice che tralascio, una per tutte era “stare in armi” dormivano con l’armatura per difendere quei luoghi. Partirono dalla Francia per la terrasanta, nove cavalieri, all’inizio furono chiamati “Poveri Cavalieri”, a protezione del tempio di Salomone ecc, presero possesso di quella zona nell’anno 1119.
I Templari godevano di grandissima stima da parte di tutti, sono il simbolo dello spirito cavalleresco, ricevevano beni da nobili, per proteggere Gerusalemme dai musulmani dove i cristiani erano spesso uccisi.
Raccolsero numerose ricchezze si sa che amministravano i crediti ricevuti con lettera di scambio e riscossione.
I problemi sorsero quando i musulmani comandati dal famoso Zengi e poi successivamente Saladino si difesero con un essercito di 300.000 uomini, per la prima volta si parlò di “Jihad” o “guerra santa”. I templari subirono la peggio: 12.000 uomini caduti e vennero distrutti tutti i simboli cristiani che trovarono.
Non solo ma tanta ricchezza accumulata  scatenò l’invidia del re di Francia Filippo IV detto il Bello (già scomunicato da Bonifacio VIII), che determinò con l’aiuto del papa Clemente V la fine dell’Ordine.
Filippo il Bello anzichè restituire i capitali, ritenne più conveniente, proseguire le guerre con gli Aragonesi ed Inglesi e Fiammingi, (ma questa è un’altra storia) eliminare cioè l’Ordine e tenersi i beni.
L’ultimo gran maestro  dei Cavalieri Templari Jacques De Molay prima di morire sul rogo 1314, lanciò un anatema contro il re e il papa i quali  morirono non molto tempo dopo.
A porre atto al giuramento di tale promessa nella Chiesa di S.Sepolcro a Piacenza s’incontrarono in gran segreto i Templari portoghesi e francesi sfuggiti alla persecuzione.
Si trovano tracce e leggende sui Templari anche a Cò Trebbia vecchia vicino al Pò, a difesa furono costruiti manieri, si narra di bande di briganti che volessero trafugare dei tesori, si parla di un calice che avrebbe contenuto il sangue di Cristo, si narra di un frate di origine sassone Uter Kaspat il quale si rifiutava di rivelare il nascondiglio del tesoro e per questo gli fu mozzata la testa, pare che durante una cerimonia  di questi monaci in presenza del calice, essa miracolosamente si ricongiunse  al corpo, facendo riprendere vita al malcapitato frate, il quale per molto tempo fu ancora custode responsabile della sacra reliquia. Finchè non giunse d’oltralpe, una banda di mercenari con a capo un certo Percivalli (Percival-Parsifal) che diede manforte e trafugò il tesoro.

La religione ha portato la rovina in molte zone della terra, non penso sia questo il fine, il terrorismo Islamico arriva da un tempo molto lontano, come sappiamo.
Queste storie del medioevo e anche gli avvenimenti attuali, come ho già avuto modo di dire, non hanno niente a che fare con la fede, qualunque essa sia, perchè se esiste  un Diò, non credo ammetta in nessun caso, né l’odio, né la guerra in suo nome.

Milena

Ps:Ho illustrato questo argomento sinteticamente tralasciando moltissime cose importanti