Edmund Pollard (Antologia di Spoon River)

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Vorrei aver immerso le mie mani di carne 
Nei dischi dei fiori invasi dalle api, 
Nello specchiante cuore di fuoco 
Della luce della vita, il sole della gioia. 
A che servono antere o petali 
O raggi di aureole? Beffe, ombre 
Del cuore del fiore, la fiamma centrale! 
Tutto è tuo, giovane che passi; 
Entra nella stanza del banchetto consapevolmente; 
Non entrare timidamente come se tu fossi dubbioso 
Di essere il benvenuto – la festa è tua! 
Non prendere solo un poco, rifiutandone ancora 
Con un timido “Grazie”, quando hai fame. 
E’ viva la tua anima? Allora che possa nutrirsi! 
Non lasciare balconi che tu non abbia scalato; 
Nè biancolattei seni sui quali riposare; 
Nè teste bionde con cui dividere il guanciale; 
Nè coppe di vino quando il vino è dolce; 
Nè estasi del corpo o dell’anima, 
Tu morirai, non c’è dubbio, ma morirai vivendo
In profondità azzurre, rapito nell’amplesso
Baciando l’ape regina, la Vita!

Edgar Lee Master

Non è facile scrivere, dopo le parole di Lee Master e non risultare ovvi…
E’ inutile dirvi che questi sono i giorni che scandiscono di più il tempo e che sottolineano questi ultimi, come se fossero momenti rari da ascoltare di più, perchè fra un pò andranno persi, lasciati per altri giorni, pieni di speranza, per il mondo, per una pace che non c’è ancora e tante altre cose e non voglio certo angustiarvi anch’io;   io odio i bilanci e ancora di più gli oroscopi, tanto non sono mai giusti, ne mai dalla mia parte e se lo fossero, sarebbbero un’eccezione… una novità, e non mi interessa sapere ciò che sarà… la vita è una serie imprevedibile di eventi ed è un bene che sia così.

Quindi, tanta Salute, un oceano d’Amore e Serenità, la sintesi di tutto  ciò che noi desideriamo di più nella vita…  viaggi, denaro, o altre cose più o meno gratificanti, spesso siamo così presi dall’avere, che non ci ricordiamo degli altri e nemmeno di noi.

Milena

Non chiederci…

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

(Eugenio Montale, Ossi di seppia)

FELICE ANNO NUOVO A TUTTI
Edmund Pollard (Antologia di Spoon River)ultima modifica: 2006-12-28T11:00:00+01:00da milfer
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