Siamo a Los Angeles, il protagonista è uno stuntman, che occasionalmente partecipa a qualche rapina come autista e lui detta le regole e cioè che dev’essere di max 5′ e per la sua capacità di guida ad alta velocità e molta astuzia riesce sempre a farla franca. Presto si innamora della giovane vicina di casa Irina Carey Mulligan che ha un figlio piccolo e un marito in carcere. Purtroppo la situazione degenera quando il marito di Irina esce di carcere, finisce nei guai suo malgrado.
Un film che ti guida attraverso velocità diverse, soprattutto attraversiamo la solitudine del protagonista, molte sequenze sono rallentate, con primissimi piani sul viso e gli occhi, indugiando sul magnetismo espressivo di Ryan Goslyng davvero bravo nel suo ruolo, intenso e determinato mantenendosi distante da tutto con uno sguardo gelido anche nei momenti più spiazzanti, altre scene più veloci e impressionanti, in uno stop and go, creato ad arte dal regista e anche le musiche tantissime e diversissime, predominano sui dialoghi, invece ridotti all’essenziale, cambiano ad ogni scena e rendono l’intensità giusta. Mi è sembrato di rivivere un pò l’ambiente di taxi driver . Un film d’azione ma atipico, dove il regista Nicolas Winding Refn porta lo spettatore dalla parte sbagliata, in un modo più introspettivo e personale, e non ne esci con facilità nemmeno con una accelerata…infatti a Cannes 2011 è vincitore per la miglior regia.
Voto 8
Milena
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