Captain Fantastic

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Ben è un padre idealista, rifiuta la società dei consumi ed alleva nella foresta i sei figli, insegnando loro tecniche di sopravvivenza ed educandoli alla lettura, filosofia e libero pensiero, una scelta estrema la sua.
Diretto e scritto da Matt Ross, protagonista, il bravissimo ed eclettico Viggo Mortensen: “Witness, Soldato Jane, Il signore degli anelli, A dangerous method”, Solo per citarne alcuni. Il film inizia con una scena di caccia tanto cruenta da infastidire, è solo un rito di passaggio del figlio maggiore, via via si scopre una vita alla Tarzan tra gare di resistenza e libri di filosofia, tutti i figli sono felici, non conoscono la società dei consumi, il padre li ha farciti di essenzialità naturalistiche. Un film che contraddice tutto il sistema. Sentono  solo la mancanza della  madre che è in ospedale per una malattia.  Un road movie che partendo dalle foreste del nord Ovest a tappe per arrivare al New Mexico, con un carismatico Viggo che infonde carisma  ed energia nei suoi figli rifiutando il capitalismo  ed ogni volta si scontra con la società dei consumi ed i  genitori della moglie in contrasto che lo incolpano per essersi tolta la vita. Ogni tanto c’è un omaggio a  Chomasky.  “Nel personaggio risuona parecchio della sua vita” viene chiesto a Viggo: ” Mio padre ha girato il mondo a lui devo la mia indole nomade, sono nato a Manhattan 58 anni fa, ho vissuto in Argentina e Danimarca prima di tornare negli States. Mio padre mi ha insegnato a rispettare le mie origini Danesi e ad essere gentile con tutti.  Lavorava molto,  ma nei fine settimana mi portava nella natura a cacciare, mi insegnava i nomi degli alberi, Mi sento ancora oggi diverso e lo accetto, tutti noi cerchiamo di uniformarci agli altri per non essere esclusi o presi in giro, ma anche il conformismo costa fatica, il padre del film è duro e dittatoriale ma la sua base educativa è buona insegnare ai figli la curiosità ed essere onesti e sinceri con loro un personaggio estremo,  che parla di sesso,  morte e sanità mentale col figlio piccolo di 7 anni come col primogenito di 17 e questo risulta scioccante. Mi piacciono i personaggi contraddittori ma capaci di cambiare, questo film è critico verso il materialismo americano, affronta temi universali come quello dell’ambiente e da dove arriva il cibo, altro grande insegnamento del film è che non è un film politico. In alcune immagini si vedono: una canoa, degli utensili di cucina così come le camicie sono le mie”. “La sua carriera è fuori dagli schemi di Hollywood “: “La mia libertà è minore di quella che si immagina, posso dire che non mi interessa il budget, il genere, il nome del regista, faccio film che da spettatore vorrei vedere”. Un viaggio in simbiosi con la foresta prima, con tanto di nudo integrale e poi il clan che affronta in autobus privato la società dei consumi che combatte, interessante la battuta sulla Coca Cola come c’era anche nel film “La Strada” , lo stesso Mortensen per quella scena ha dovuto prima telefonare all’Azienda. “Ci sono molti modi di vedersi come attore, io mi percepisco come parte di un team che racconta storie. Mi piace recitare, ma prima o poi mi metterò dietro la macchina da presa”, Confessa alla fine. E non deve essere male nemmeno come regista secondo me. Suggestiva e commovente la canzone dei Guns ‘n Roses “Sweet Child of mine” cantata dal tutta la famiglia. A parte qualche esagerazione il film e vivace, intelligente, curioso ed originalissimo.

Voto 8

Milena

Captain Fantasticultima modifica: 2016-12-09T10:01:53+01:00da milfer
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Una risposta a Captain Fantastic

  1. milfer scrive:

    Candidato agli Oscar “Miglior attore protagonista”

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