Arthur, dopo la morte della moglie decide di volare in Giappone, in una foresta dove va chi vuole suicidarsi, qui incontrerà un altro uomo anche lui con una sensazione negativa riguardo la vita…
Una foresta a perdita d’occhio, a cui persone di ogni parte del mondo consegnano la propria vita. E poi Gus Van Sant, regista intimista dai primissimi piani e la cinepresa con soggettive particolarissime, qui un intrigante accoppiata di attori Matthew McConaughey e Ken Watanabe, il cowboy texano da Oscar e la stella giapponese di Memorie di una geisha. Un film di grande fascino naturalistico, ambientato quasi tutto in questa immensa foresta Aokigahara, alle pendici del monte Fuji. A tratti con il piglio del thriller soprannaturale, in altri molto romantico, La foresta dei sogni lo spettatore si perde tra i pericoli della natura e i discorsi esistenziali dei due protagonisti, come a volte la natura umana perde l’orientamento e non riesce più a trovare le tracce per ritornare a casa, uno smarrimento dell’anima che fa prendere decisioni assolute e senza ritorno. D’obbligo chiedersi perchè se la vita spesso sceglie per noi, allora chiunque puo’ decidere se sopportare un dolore insopportabile, oppure è quando ti trovi a veder la fine, solo allora si capisce tutto ed è la vita prima di tutto, e le ombre scompaiono. I primitivi rumori della foresta, sono la colonna sonora verdegginte e fresca, insieme alla musica delicata. Tutto è molto zen, Van Sant e’stato bravo a intrecciare in modo molto suggestivo il presente drammatico, con le scene dolci del passato, i monologhi da lacrime di McConaughey si mischiano ad effetti mistici, un film che fa pensare moltissimo sull’essere o non essere, sull’amore il fato e l’amicizia.
Voto 8
Milena
La foresta dei sogniultima modifica: 2016-04-30T19:38:56+02:00da
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