It follows

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La vita spensierata della diciannovenne Jay fatta di feste e fine settimana al lago. Cambia all’improvviso, dopo un incontro sessuale apparentemente innocente, si ritrova perseguitata da strane visioni e dalla sensazione inevitabile che qualcuno, o qualcosa, la stia seguendo. Di fronte a questa sensazione, Jay e i suoi amici cercano un modo per sfuggire agli orrori che sembrano essere dietro l’angolo.

Dal regista David Robert Michell, un film horror ambientato nella provincia americana, protagonista una ragazza (Maika Monroe) ed i sui amici nell’età di passaggio verso l’età adulta per questo una visione più  incerta,tra momenti  di  quiete e poi l’incredibile.  Il film mantiene altissima la suspance, grazie all’atmosfera    strana come  l’attesa di non si sa cosa e  alle inquadrature lente quasi a scoprire adagio ogni cambiamento. Quasi tutto girato con luce naturale. Ma è la musica tecno altissima a rendere la  dinamicità  drammatica della storia, un fluire lento di sensazioni,  c’è tutto il tempo  per  lo spettatore  di cercare  di anticipare ciò che potrebbe accadere. Giocato tra la psicopatologia,  la paranoia, o sul genere di Nightmare, di certo un film di genere Horror intelligente,  non troppo sopra le righe, per nulla cruento,  tranne forse per la scena iniziale. Certo un bell’incubo. Ciò che mi ha più impressionato per tutto il film, girato in una zona d’America colpita dall’ultima crisi,  le numerose  inquadrature sui veri fantasmi che sono le  villette  abbandonate. Di certo un film sull’amicizia vera. Ma a l di là di tutto, cos’è c’è  di meglio con questo caldo da paura di un  bel film horror chiusi al fresco di un cinema? BRRRRRRRR
It followsultima modifica: 2016-07-09T22:09:47+02:00da milfer
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2 risposte a It follows

  1. Gio' scrive:

    E’ un horror anomalo. Non fa saltare sulle sedie e ha una trama semplice che però crea disagio e disturba.
    E’ un film sui fantasmi dell’adolescenza e sul sesso come ‘contagio’ che serve a crescere e liberarsi.
    Sono d’accordo con te, la colonna sonora è perfetta. Come la regia, la fotografia e le bellissime inquadrature. Incredibile la scena iniziale e il notebook a forma di conchiglia.
    Brivido in sala all’inizio del film.

    • milly scrive:

      E’ stato girato come immaginavo interamente in Michigan le zone del regista, precisamente a Detroit. Ha usato obiettivi grandangolari, ottenendo così immagini di ampio respiro. Pensa in America vietato ai minori di anni 17 in Italia 14 incredibile. L’idea della storia pare nasca da un incubo ricorrente del regista.Visto il successo si parla già di un sequel.
      Il prossimo sarà un doc “David Bowie is”
      Grazie ciao!

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