Dio esiste e vive a Bruxelles

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Dio esiste e vive a Bruxelles, è  uno spregevole bastardo, così lo definisce la figlia Ea, si annoiava quindi si è inventato le persone e ogni giorno, si scrive una nuova legge piu’ cinica e crudele per  rendere difficile la vita alla gente, invece sua moglie é  una donna di casa sottomessa, Ea ha dieci anni ed un giorno decide di…
Commedia di Jaco Van Dormael, con lo straordinario Benoit  Poelvoorde, Yolande Moreau, a Pili Groynee e anche Catherine Deneuve. Quando ho letto il titolo la prima cosa che ho pensato e’ ad un film profetico visto, cio’che sta accadendo a Bruxelles. Dunque un bellissimo film provocatorio “ma no detesto provocare, spesso chi dice di voler provocare sta confessando che non sa raccontare. Pirandello spiegava che siamo uno nessuno e centomila, sapere quando si morira’ ti fa incontrare gli altri centomila che siamo, Ea per vendicarsi di suo padre decide di inventarsi un suo nuovo testamento. Da piccolo spiega il regista, Dio mi pareva un egocentrico, quel suo esigere che amassimo lui più di ogni altro.” . Una storia assurda, paradossale, scorretta a livello cristiano, che fa divertire tantissimo, Deluxe diceva che il cinema e la religione hanno una cosa in comune, provano a farti credere che la vita  abbia un significato, una sequenza di cause ed effetti che ci conduce ad un finale che ci spieghi  chi siamo e cosa ci succederà, ma io non ho risposte, i miei protagonisti sono vivi e si incontrano”. Certo e scoprono se stessi, ciò che non hanno capito, conoscono l’amicizia, l’amore, un film che ci parla con le corde della poesia e della dolcezza su questa Bibbia all’incontrario. Uno sguardo diverso su un’ entità assoluta e sconosciuta, vista in antitesi dai soliti canoni, anche solo per l’idea cosi’ originale merita la visione, oltre ad essere  un film dalle belle e originali inquadrature zoom ad effetto, immagini moderne  innovative, incantevole ed intelligente,  anche solo l’idea del soggetto, un Dio che si annoia e combina disastri e quindi  si rende ridicolo, si umanizza come dice ancora il  regista “ho cercato l’umano in Dio”. Significative le musiche da Handel a vecchie canzoni francesi indimenticabili, come La mer di Charles Trenet. Hanno già parlato di blasfemia, non mi sembra il caso  per nulla, credo che se Dio  lo vedesse ne riderebbe di certo e apprezzerebbe l’ironia, penso che invece le violenze e le guerre siano quanto di più lontano da Dio.
Cit:
“Il papà  senza il suo pc non è  niente”
“Quando incontro qualcuno sento la musica che ha dentro, ognuno ha una musica tutta sua”
Voto 9
Milena
Dio esiste e vive a Bruxellesultima modifica: 2015-11-28T19:42:56+01:00da milfer
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2 risposte a Dio esiste e vive a Bruxelles

  1. milly scrive:

    Il cinema è avanti e spesso migliore della realtà…

  2. mian88 scrive:

    Bravissima, hai scritto un commento veramente esaustivo! Ero particolarmente incuriosita da questa pellicola, le tue “dritte” mi sono state estremamente di aiuto 🙂

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