Commercially correct

E’ TEMPO DI OFFERTE! bisogna spingere il popolo impaurito ad acquistare! ma come convincerlo a spendere più di quello che è veramente necessario, come non allontanarlo troppo dal sistema capitalista che ha mosso per così tanto tempo gli ingranaggi del mondo? Con i saldi e le offerte, ovvio. Girando un pò di centri commerciali abbiamo visto di tutto. Nella frutteria di un supermercato, comprando un chilo di mele potevi avere un buono sconto del cinquanta per cento sull’acquisto di un misuratore elettronico portatile per determinare l’indice di rifrazione dei minerali. Nello stesso supermercato, nel marasma dei vari “paghi due e compri tre”, abbiamo scovato un “paghi tre compri due”. Sotto interrogatorio il direttore del supermercato ci ha confessato che non è stato un errore di scrittura ma un tentativo di approfittare dello stato mentale piuttosto confusionario di alcuni acquirenti in “Trance” da offerta. Nel reparto Hi-fi, schermi al plasma di dimensioni mastodontiche da pagare in comode rate da venti euro mensili senza interessi per la durata di trentadue anni, consegna gratuita con intrattenimento  incluso. Mentri i tecnici montano l’apparecchio un animatore si esibisce nel salotto per tutta la famiglia. Nel momento stesso dell’acquisto si può scegliere tra prestigiatori, cabarettisti, cantanti e perfino danzatrici del ventre e spogliarelliste. Mio zio, che aveva chiesto un cantante, si è ritrovato a casa nientemeno che Al Bano il quale, presenzialista com’è, sta puntando su questa nuova forma di
SHOW-BUSINESS, tra l’altro, ha confessato lo stesso Al Bano si alzano buone mance.
Il settore abbigliamento  sembra accusare più di tutti il contraccolpo della crisi, mentre quello della telefonia mobile è addirittura in crescita. Ma il proprietario di un negozio d’abbigliamento casual ha avuto un idea geniale. Ha trasformato il suo esercizio in un negozio di telefonia mobile senza dover cambiare la licenza. I telefonini li regala con l’acquisto di un jeans o di una camicia. Solo che il jeans che prima pagavi trenta euro adesso lo paghi centosessanta. In realtà questa tecnica vincente viene applicata da anni in editoria. Nessuo compra più giornali e riviste come una volta. E infatti nessuno compra più giornali e riviste ma i gadgets allegati. Io una volta ho acquistato un set per fonduta comprando una rivista specializzata in pesca d’altura che, ovviamente, ho buttato.
COMUNQUE, girando i centri commerciali, anche noi siamo stati convinti all’acquisto. Greg ha comprato una scatola di anelli per tende da doccia al settanta per cento di sconto. Non ha la doccia ma adesso, sta già facendo i lavori nel bagno per togliere la vasca ed inserirla tra il water ed il bidet. Io invece ho acquistato una fresa professionale per limare tubi catodici, approfittando delle rate senza interessi e dell’opzione “intrattenimento” gratuito. Avevo scelto un comico ma mi è arrivato in casa sempre Al Bano che si è esibito in una serie di barzellette orrende. Ne ho comunque approfittato per farmi una foto con lui.

Lillo e Greg

ps: non è un copia incolla, mi sono permessa perfino di cambiare il titolo, troppo banale per me “viaggio nei centri commerciali”

Commercially correctultima modifica: 2009-01-31T20:00:00+01:00da milfer
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