http://www.youtube.com/watch?v=g1_tYi9zWcg (giudizi universali)
Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d’estate. Una
magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona
sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare,
il direttore era in ferie, lui si trovava nell’imbarazzo di metter
su la pagina culturale, perché il “Lisboa” aveva ormai una
pagina culturale, e l’avevano affidata a lui. E lui, Pereira,
rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d’estate, con la brezza
atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che
splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava
sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene
Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a
pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira è impossibile dirlo.
“Sostiene Pereira” Antonio Tabucchi
18 risposte a Non ho parole…ed è giugno