Vite parallele…

Cittadini del mondo virtuale in crisi d’identità reale

La solitudine a volte tiene compagnia. Dico a volte ma dovrei dire
spesso, o sempre. Da anni frequento una chat a tema: alla sera è il
mio passatempo preferito, incontro un sacco di persone, con molte di
loro intrattengo un rapporto di vera amicizia, ci confidiamo molte
cose. Esco poco, la città mi sembra ostile. Meglio la chat, pur con
tutti i suoi limiti e qualche pecca.
Posso farne a meno, certo, in ogni momento: ma se non avessi più quel
contatto elettronico col prossimo, mi sentirei a disagio.
Non credo di essere un’eccezione(…)
Bruno R, Bergamo

Ma è un dialogo o non piuttosto un monologo con gli altri medesimi,
sparsi nello spazio fluttuante di una connessione Internet? Il nostro
impervio tempo ci propone, nella droga della distanza e di una
presenza a tracce, confidenze inaudite con sconosciute/i, ci fa
cittadini di un mondo virtuale, dove possiamo essere ciò che vogliamo,
tutto quello che siamo e vorremmo essere. Una stratificazione
elettronica di menzogne verosimili sta alzando le sue aliene barriere
coralline, colonizza il nulla tra noi e il prossimo e lo rende parte
essenziale del rapporto. C’è un leggenda mtropolitana forse un pò
periferica, che crocifigge alla sua angoscia un assiduo frequentatore
di chat: per svariate notti egli si incontra, o crede
d’incontrarsi, con parole d’infinite persone-come lui avvinte
al computer – ma non immagina che al di là dello schermo c’è solo
una presenza, sempre la stessa, nonostante l’apparente varietà
delle risposte e degli indirizzi.
Lo sconosciuto sarà alla lunga riconosciuto come il solo interlocutore
elettronico accessibile, diventando sempre più simile all’utente,
prendendone perfino il posto.
Proprio mentre sto scrivendo queste cose, mi arriva un messaggio sul
video: “Ci sei?”. Trepida domanda invero.
Ma forse dovrebbero chiedermi: “Chi sei?”.
Claudio Negri ( da il Giorno del 21/2/07)

 Non avevo assolutamanete voglia di toccare questo misero argomento, ma
visto che qui siamo sul virtuale e cioè sul mio blog l’argomento
era da analizzare una volta o l’altra, non ho molto da dire
riguardo il suddetto, gli preferisco altre cose: scrivere, leggere,
dormire, lavorare, telefonare, vedere dvd (ed ultimamente ne ho visti
parecchi),  ecc…se non era perchè, non mi sento molto bene causa la
stagione, forse questo post non lo avrei nemmeno lanciato in rete, ed
ora torno a dove ero rimasta, cioè al libro di Faletti che non riesco
più a finire …chissà perchè mi regalano sempre qualche libro mattone?
mah…!:-)

Milena
                                                                    

Vite parallele…ultima modifica: 2007-04-08T15:45:00+02:00da milfer
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